ANF arretrati 2018 cambiano le modalità per il recupero

ANF arretrati 2018 cambiano le modalità per il recupero

ANF arretrati 2018 cambiano le modalità per il recuperoL’assegno al nucleo familiare (ANF), non è una prestazione automatica, essendo riconosciuto unicamente su domanda da parte dell’avente diritto, lavoratore dipendente o pensionato. La domanda va presentata al datore di lavoro o all’INPS e l’erogazione avviene mensilmente. E’ in ogni caso possibile procedere al recupero degli arretrati ANF fino ad un massimo di 5 anni.

Modalità di richiesta ANF arretrati – La richiesta di ANF arretrati va effettuata compilando in ogni su a parte il modulo in uso per la richiesta degli Assegni Familiari correnti:

  • SR16 ANF/DIP se la presentazione viene fatta all’azienda;
  • ANF/PREST se la richiesta viene fatta all’INPS.

Ma indicando i dati esatti riferiti al periodo per cui si richiedono gli arretrati: reddito riferito all’anno della richiesta, composizione del nucleo familiare, Ragione Sociale dell’azienda a cui si presenta la domanda di arretrati. Gli ANF arretrati si possono richiedere entro 5 anni dalla loro maturazione (INPS, circolare n. 110/1992 art. 21): il diritto del lavoratore alla percezione dell’assegno si prescrive nel termine di cinque anni. Le richieste di arretrati relativi agli assegni al nucleo familiare possono quindi essere accolte per i periodi compresi nei cinque anni precedenti la data in cui viene formulata la domanda.

Novità: Dal 1 aprile 2019 gli assegni per il nucleo familiare si richiedono esclusivamente on line! leggi l’articolo

La prescrizione di 5 anni per la richiesta di arretrati è comunque interrotta:

  • da un’intimazione dell’Ispettorato del Lavoro al datore di lavoro;
  • da una richiesta scritta del lavoratore al datore di lavoro o all’INPS o all’Ispettorato del Lavoro.

Rapporto di lavoro cessato – Il lavoratore può richiedere gli assegni familiari arretrati, fino a 5 anni indietro, anche se non è più alle dipendenze dell’azienda presso cui ha prestato l’attività. Se invece l’azienda è cessata:

  • in caso di liquidazione, gli importi arretrati possono essere richiesti al liquidatore;
  • in caso di fallimento, gli ANF possono essere richiesti all’INPS.

Nuove procedura INPS – L’INPS, con il messaggio n. 4283 del 2018, ha fornito ai datori di lavoro diverse indicazioni per richiedere il conguaglio degli arretrati per l’ANF. La richiesta va comunque presentata tramite il flusso UNIEMENS di competenza e per ogni singolo dipendente, ma solo entro un tetto massimo di 3.000 euro di ANF arretrati spettanti. A partire dalle denunce con periodo di competenza Novembre 2017, infatti, i datori di lavoro potranno richiedere per ogni singolo dipendente gli importi spettanti entro un tetto massimo di euro 3.000, valorizzando nel flusso UniEmens, all’interno dell’elemento «CausaleRecANF» di «ANFACredAltre» il codice causale “L036 avente il significato di “Recupero assegni nucleo familiare arretrati”.

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Nel caso sia necessario porre in conguaglio cifre ulteriori, queste andranno effettuate utilizzando i flussi di regolarizzazione con l’indicazione del codice causale “L036” e il totale dell’importo. Al riguardo va tenuto presente che, sotto un profilo squisitamente operativo, la procedura di regolarizzazione richiesta dall’INPS comporta, in capo alle aziende, il rischio di commettere errori nella predisposizione dei flussi di variazione, con connessa emissione di un DURC irregolare.

La regolarizzazione, infatti, richiede la trasmissione in via preventiva all’Istituto, attraverso il cassetto previdenziale, di una richiesta di ticket, con allegata la documentazione comprovante la necessità di variare il flusso, ovvero, in questo caso, le domande ANF arretrati presentate dal dipendente. L’Istituto ha anticipato che è in corso di predisposizione una nuova procedura tramite la quale sarà l’INPS a gestire autonomamente la procedura.

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