Manuale INPS Reddito e Pensione di cittadinanza

Manuale INPS Reddito e Pensione di cittadinanza

Manuale INPS Reddito e Pensione di cittadinanza – Dopo la presentazione ufficiale della prima card e del sito istituzionale del Reddito di Cittadinanza da parte del ministro del Lavoro, Di Maio, è la volta della pubblicazione, da parte dell’Inps, del manuale d’uso della misura a sostegno del reddito e di politica attiva per il lavoro.

Manuale INPS Reddito e Pensione di cittadinanzaGrazie a questo nuovo strumento messo a disposizione dall’Inps, sarà possibile acquisire informazioni utili relative alla presentazione della domanda, ai requisiti richiesti, agli adempimenti e tanto altro ancora, in maniera semplice ma non del tutto esaustiva.
Il manuale, pubblicato in data 05.02.2019 dall’Istituto di previdenza sociale, fornisce tutta una serie di indicazioni sul Reddito e sulla Pensione di cittadinanza attraverso 22 Faq, nelle quali viene spiegato come procedere nella predisposizione della domanda, come verificare i requisiti, come spendere l’importo erogato, ecc.

Viene, inoltre, spiegata le differenza con la pensione di cittadinanza e la compatibilità con altre misure a sostegno del reddito o con lo svolgimento di attività lavorativa subordinata.

Nel manuale si fa riferimento al reddito di cittadinanza in qualità di “sostegno per famiglie in difficoltà che mira al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale”.

La Pensione di cittadinanza, invece, è definita “sussidio economico rivolto alle famiglie di anziani in difficoltà”.

In questo caso, la misura risulta più semplice in quanto non sono previsti adempimenti legati al lavoro, ma è sufficiente la presentazione della domanda per poter accedere al beneficio, al ricorrere dei requisiti.

Per quanto riguarda la modalità di erogazione, il RdC viene accreditato mensilmente su una nuova carta prepagata, diversa da quelle rilasciate per altre misure di sostegno, cosiddetta “CartaRdc”.

A tal proposito è spiegato che il RdC viene accreditato a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per la prima mensilità, la somma accreditata è utilizzabile, in caso di RdC, dopo il ritiro presso le Poste nei tempi comunicati per l’appuntamento.
Sono, altresì, riportati alcuni pratici esempi relativi all’utilizzo della card per le spese più comuni (spese relative a di beni di consumo, al pagamento delle utenze, ecc.).

In merito alla presentazione della domanda il manuale fa riferimento alle modalità oramai note, ovvero:

  • Modalità cartacea, presso gli uffici postali avvalendosi del modello di domanda predisposto dall’Inps, a partire dal 6 marzo 2019 e, successivamente, da ogni giorno 6 del mese.
  • Modalità telematica, direttamente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al link www.redditodicittadinanza.gov.it tramite le credenziali SPID (informazioni sul sitowww.spid.gov.it);
  • Rivolgendosi presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

L’entità della misura, sia per il Reddito di cittadinanza che per la Pensione, è dato dalla somma di una componente ad integrazione del reddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B), entrambe calcolate dalla procedura Inps sulla base delle informazioni rilevate dall’ISEE e presenti nel modello di domanda.

In particolare, si legge espressamente nel manuale:

  • La quota A, ossia l’integrazione al reddito, può arrivare fino ad un massimo di 6.000 euro annui in caso di Reddito di cittadinanza (oppure di 7.560 euro in caso di Pensione) e viene calcolata tenendo conto del numero e della tipologia di componenti il nucleo (es. maggiorenni e minorenni).
  • La quota B, in caso di locazione della casa di abitazione, non può essere superiore a 3.360 euro annui pari a 280 euro mensili per il Rdc (oppure fino ad un massimo di 1.800 euro annui pari a 150 euro mensili per la Pdc).

In caso di mutuo della casa di abitazione, la quota B è al massimo pari a 150 euro mensili sia per Rdc che per Pdc.

Viene, infine, ricordato che nei casi più gravi, le sanzioni sono di carattere penale e comportano la reclusione fino a 6 anni e ovviamente la revoca immediata del Rdc e della Pdc, con anche l’obbligo di restituire tutto l’importo percepito.

scarica il manuale d’uso

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