Detrazione spese persone non autosufficienti

DETRAZIONE SPESE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

Sono numerose le famiglie costrette a sostenere spese per il pagamento di prestazioni ricevute da soggetti deputati all’assistenza di un proprio familiare non autosufficiente.

Ebbene, anche per quest’anno, presentando la dichiarazione dei redditi (Mod. 730/2018 e Redditi PF 2018), è possibile detrarre dalle imposte questo tipo di spese.

Tuttavia – prima di illustrare nello specifico chi, come e quanto può beneficiare dell’agevolazione – occorre dare una definizione di “soggetto non autosufficiente”.
Si considera non autosufficiente la persona che non può vivere da sola in quanto necessita di sorveglianza continuativa e non risulta in grado di:

  • Assumere alimenti;
  • Espletare le funzioni fisiologiche e l’igiene personale;
  • Deambulare;
  • Indossare gli indumenti.

Agenzia delle Entrate Deducibilità delle spese mediche e di assistenza specifica

Spese per le quali è prevista l’agevolazione – La riduzione di imposta riguarda le spese sostenute per il pagamento delle prestazioni degli addetti all’assistenza personale (c.d. badanti).

Lo sconto dalle tasse spetta anche nel caso di assistenza ricevuta da:

  • Casa di cura o di riposo;
  • Cooperativa di servizi;
  • Agenzia interinale.

Soggetti beneficiari – Possono godere dell’agevolazione:

  • Il soggetto non autosufficiente;
  • oppure uno o più familiari del soggetto non autosufficiente (in questo caso la detrazione spetta anche se l’assistito non risulta a carico).

Requisiti – Per poter scaricare dalle tasse questo tipo di spesa è necessario che:

  • La condizione di non autosufficienza sia attestata da certificazione medica e sia ricollegabile ad una patologia;
  • il reddito complessivo di chi presenta la dichiarazione dei redditi non superi i 40.000 euro;
  • le spese sostenute siano documentate (ad esempio, con ricevuta rilasciata da chi presta l’assistenza contenente i dati anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il pagamento e di chi presta l’assistenza).

Nel caso l’assistenza riguardi un familiare, la ricevuta deve indicare anche i dati di quest’ultimo.

Quanto si scarica dalle imposte – Il contribuente può godere dello sconto fiscale del 19% sulle spese sostenute per l’assistenza, fino a un importo massimo di 2.100 euro, solo se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro.

Pertanto, indipendentemente dal totale delle spese sostenute, l’importo massimo che è possibile sottrarre dalle imposte è il 19% di 2.100 euro vale a dire 399 euro.

Per fare un esempio, se il totale delle spese sostenute per l’assistenza di un genitore anziano non autosufficiente risulti pari a 3.000 euro, l’importo su cui calcolare il 19% è comunque 2.100 euro. L’importo in eccedenza (nell’esempio 900 euro) andrà perso.

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