AGEVOLAZIONE ACQUISTO AUTO PER DISABILI
Con la dichiarazione dei redditi 2018 (Modello 730 o Modello redditi) le persone portatrici di handicap, o i familiari che li hanno in carico, possono scaricare dalle tasse anche le spese sostenute nell’anno 2017 per l’acquisto di autoveicoli con cilindrata fino ai 2000 cc, per i motori benzina e fino ai 2800 cc, per i motori diesel.
Infatti, grazie agli aiuti previsti dalla legge 104/92, questi soggetti possono godere, oltre che dell’esenzione dal pagamento del bollo, di due importanti agevolazioni:
- Detrazione Irpef del 19% sul prezzo di acquisto;
- Iva agevolata al 4% anziché al 22%.
L’agevolazione spetta una sola volta in quattro anni e per un solo veicolo.
Soggetti beneficiari dell’agevolazione – Premesso che la disabilità deve essere legalmente riconosciuta da una commissione medica, possono godere dell’agevolazione:
- Le persone con disabilità;
- i familiari che acquistano l’auto nell’interesse del disabile (nel caso in cui il portatore di handicap sia fiscalmente a loro carico).
Se viene acquistata dal familiare, l’auto deve essere utilizzata unicamente o prevalentemente a beneficio del disabile.
Quanto si scarica – Il massimo della spesa che è possibile scaricare con la dichiarazione dei redditi è pari a 18.075,99 euro. Pertanto, anche se la spesa sostenuta per l’acquisto sia maggiore (ad esempio 20.000 euro), l’importo che si deve considerare è sempre 18.075,99 euro. Quindi lo sconto massimo che si può ottenere è di 3.434,43 euro (vale a dire il 19% di 18.075,99 euro) e la differenza andrà persa.
Quest’importo potrà essere interamente scaricato dalle tasse del 2017 oppure suddiviso in rate uguali per i prossimi quattro anni.
Se, ad esempio, calcolando il 19% sul valore d’acquisto dell’auto risulta un importo di 2.400 euro, questo potrà essere utilizzato – come sconto sulle tasse – interamente per il 2017 oppure diviso in rate da 600 euro ciascuna per gli anni 2017, 2018, 2019 e 2020.
Si ricorda, infine, che le spese sostenute devono essere tutte documentate, riferite all’anno 2017 e conservate per 5 anni in caso di controllo da parte del Fisco.
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