Reddito di cittadinanza le prime dichiarazioni sulle modalità di fruizione

Reddito di cittadinanza le prime dichiarazioni sulle modalità di fruizione

Ancora non si conoscono tutti i dettagli del reddito di cittadinanza ma il viceministro all’Economia Laura Castelli, in un’intervista concessa ad un noto quotidiano, indica quale sarà il modus operandi.

Secondo le sue affermazioni per poter effettuare gli acquisti, i percettori del sussidio dovranno utilizzare la tessera bancomat o un’apposita App all’uopo predisposta: “Ogni cittadino che ha diritto al reddito potrà adoperare la propria tessera bancomat, e recarsi in un negozio. Poniamo che debba comprare del pane: gli basterà dare il bancomat al fornaio, che riconoscerà il codice della tesserina tramite un apposito software, e scalerà la cifra dell’acquisto. Non ci sarà alcuno scambio di denaro: il negoziante riavrà dallo Stato in giornata la cifra spesa dal singolo cittadino, come già avviene ora con i normali acquisti.”

In sostanza, attraverso un sistema informatico, il negoziante riceverà a fine giornata il pagamento da parte dello Stato mentre il percettore del reddito di cittadinanza vedrà scalare dall’importo mensile il valore corrispondente a quella determinata spesa.

Il reddito di cittadinanza, che riguarderà diversi milioni di persone, dovrebbe partire dal primo gennaio 2019 con il rafforzamento dei centri per l’impiego, tuttavia bisognerà attendere qualche altro mese, probabilmente marzo o aprile, per l’erogazione del sussidio.

In realtà sarebbe più corretto parlare di “reddito minimo garantito” giacché, per essere più precisi, il reddito di cittadinanza tout court spetterebbe indipendentemente dalla situazione reddituale, invece i beneficiari della nuova misura sono quei cittadini che si trovano senza un’occupazione e quelli il cui lavoro comporta un guadagno mensile inferiore alla soglia di povertà che, secondo i dati forniti dall’Istat, è pari a 780 euro mensili.

Il viceministro Castelli spiega che il reddito verrà erogato sotto forma di carta acquisti da spendere per i beni di prima necessità, come alimenti e medicinali. Per il versamento dell’affitto, invece, ci si potrà avvalere di apposite applicazioni informatiche in grado di facilitare e garantire la tracciabilità della spesa.

“(…) potremo far sì che il reddito venga tutto destinato al consumo, e controllare il modo in cui viene speso. E così potremo anche garantire il pagamento dell’Iva” afferma la Castelli.

La stessa richiama, inoltre, l’attenzione sulla natura del sussidio che non va assolutamente considerato alla stregua di un beneficio concesso senza nulla pretendere, ma quale contropartita di un impegno attivo da parte del beneficiario nella ricerca di un lavoro.
Il reddito di cittadinanza prevede, infatti, che il beneficiario si impegni attivamente nella ricerca di un impiego, si renda disponibile a svolgere progetti di utilità sociale e accetti una fra le tre proposte di lavoro offerte dal centro per l’impiego (il terzo rifiuto farà perdere il diritto al sussidio).

Trattandosi di una misura prevista per l’aiuto alle persone più bisognose, sono esclusi i pagamenti per alcune tipologie di spesa: scommesse, gratta e vinci, gioco del lotto, ecc. Afferma a tal proposito la Castelli: “Prevediamo di escludere alcuni circuiti da questo processo. Per capirci, nessuno potrà usare il bancomat per scommettere”.

Il beneficiario, infatti, dovrà utilizzare il denaro solo per l’acquisto di beni di prima necessità. 

Riguardo ai tempi, infine, la Castelli fa sapere che: “Le tecnologie per i pagamenti sono già tutte disponibili. Mentre ci vorranno alcune settimane per incrociare le banche dati di Inps, centri per l’impiego, Comuni e centri di formazione”.

Nell’attesa di ulteriori chiarimenti l’auspicio è che tale misura possa garantire concretamente la ripresa dell’economia.

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