QUANTO COSTA VINCERE?

QUANTO COSTA VINCERE?

Raddoppia la «tassa sulla fortuna»

Non farà certo piacere ai numerosi e felici vincitori dei tanti giochi che spopolano in Italia. La fortuna, dall’1 ottobre 2017, costa il doppio. Aumenta la tassazione sulle vincite al Superenalotto e Gratta&Vinci.

Si chiama «tassa sulla fortuna» ed è un prelievo che viene fatto “alla fonte” nel momento in cui si vince al gioco. L’aliquota varia in relazione alla tipologia di gioco. Pertanto, si tratta di un ritenuta che viene eseguita prima della corresponsione della somma; per cui l’importo che il contribuente riceve è al netto delle tasse e non va indicato in dichiarazione dei redditi.

Dall’1 ottobre 2017 raddoppia la cosiddetta «tassa sulla fortuna». Come previsto dal Decreto Legge 50 del 2017 coordinato con la legge di conversione 21 giugno 2017 n. 96 in tema di «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo».

Vediamo dunque quanto sono tassate le vincite secondo i nuovi criteri in vigore dall’1 ottobre 2017.

L’aliquota passa dal 6% (era questa l’aliquota in vigore dal primo gennaio 2012) al 12% e si applica sulla parte di vincita eccedente i 500 euro. L’aumento interesserà: Gratta&Vinci, SuperEnalotto, Win for Life e le vincite realizzare con le videolottery, le slot di nuova generazione. Per cui, su una vincita di 1.200 euro, la tassazione è pari al 12% di 700 euro (ossia 84 euro). Il cittadino riceverà nelle proprie tasche solo 1.116 euro.

“Il prelievo sulla parte della vincita eccedente euro 500 […] è fissato al 12 per cento, a decorrere dal 1° ottobre 2017”.

La ritenuta sulle vincite al Lotto subisce, invece, un aumento meno consistente. Sale, infatti, soltanto di due punti, passando dal 6% all’8%. A decorrere dal 1° ottobre 2017″. Anche in questo caso l’aliquota verrà applicata sulla quota eccedente i 500 euro.

Restano esclusi dalla tassazione, come è stato finora, la Lotteria Italia, le scommesse, il poker e i casinò online, il bingo e le altre slot machine (ma per queste ultime la vincita non può mai superare i 100 euro).

Il raddoppio dell’aliquota è finalizzato ad aumentare le entrate del settore (particolarmente alte). Già nel 2016 l’Erario ha avuto entrate dal settore giochi per una cifra pari 10,5 miliardi di euro (+20% sull’anno precedente, somma che arriva a 11,3 mld con le una tantum). Pertanto, con l’aumento delle aliquote, si può prevedere un aumento di gettito pari a 143 milioni annui a partire dal 2018, secondo le prime stime del Servizio Bilancio della Camera.

L’aumento della tassa sulla fortuna porterebbe un maggiore gettito, complessivamente pari a 36 milioni in questi ultimi mesi nell’anno in corso. Entreranno nelle casse dello Stato, secondo tale analisi, tanti milioni di euro in più: le stime per il prossimo triennio 2017-2019 è di circa 322 milioni.

Le novità introdotte dal Decreto Legge 50 del 2017 non riguardano soltanto il Superenalotto e Gratta&Vinci, ma anche Preu su videolottery e slot machine. L’aumento del Preu (Prelievo unico erariale) sulle newslot sarà pari al 19%, mentre quello sulle Vlt sarà pari al 6%.

Dalle prime stime, si evidenzia come dall’aumento del Preu da slot e Vlt è previsto un maggiore introito nel 2017 per 202 milioni di euro, arrivando a un totale nel triennio 2017-2019 di 742 milioni di euro.

Nel momento in cui si riceve una vincita in contanti, è possibile depositarla sul conto o acquistare beni e servizi che, altrimenti, non si sarebbero comprati. Questo potrebbe far scattare il redditometro o la richiesta di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, è consigliabile sempre di conservare i documenti che comprovano la vincita in modo da superare i rischi di eventuali accertamenti fiscali.

 

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