Pagamenti Cassa Edile rinviati – Con riferimento all’emergenza coronavirus in corso e alla chiusura di molti cantieri che questa sta determinando in tutto il territorio nazionale, il 23 marzo le associazioni di categoria del settore edile (ANCE, ACI PL, ANAEPA Confartigianato, FIAE Casartigiani, CLAII e Confapi ANIEM) hanno siglato con le organizzazioni sindacali Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL un’intesa che punta ad assicurare un’integrazione del reddito a tutti gli addetti del comparto
Le misure e le determinazioni assunte nell’accordo si sviluppano su due piani.

decreto “Cura Italia

In primo luogo l’accordo ribadisce l’obbligo per tutti i datori di lavoro che abbiano dovuto sospendere la propria attività di fare riferimento agli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente. In tale ambito le Parti precisano che l’obbligo di comunicazione preventiva alle rappresentanze sindacali, come previsto dall’art. 14 comma 1 del DLgs. n. 148/2015, debba essere assolto:
– per unità produttive che insistono su una singola provincia, nei confronti delle OO.SS. provinciali;
– per unità produttive che insistono su più provincie facenti parte della medesima regione, nei confronti delle OO.SS. regionali;
– per unità produttive che insistono su più regioni, nei confronti delle OO.SS. nazionali.

Le Parti hanno poi previsto a beneficio delle imprese una proroga al 31 maggio 2020 dei versamenti a loro carico nei confronti delle Casse Edili e delle Edilcasse, riferiti ai periodi di competenza “febbraio 2020” e “marzo 2020” (i termini originari di versamento erano fissati, rispettivamente, al 31 marzo e al 30 aprile). Analoga proroga al 31 maggio è stata prevista per gli importi rateizzati, relativi a periodi di competenza precedenti, previsti in versamento a marzo o ad aprile 2020. L’accordo prevede altresì che i versamenti sospesi potranno essere rateizzati, senza aggiunta di sanzioni o interessi, per un massimo di 4 rate, secondo le modalità che verranno rese note dalla Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili (CNCE).

Sempre in ambito Casse Edili e Edilcasse, passando dai contributi alle prestazioni, le aziende saranno in via straordinaria tenute ad anticipare agli operai entro il 30 aprile 2020 il trattamento economico accantonato per le ferie tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2019, anche per effetto delle eventuali rateizzazioni. L’intesa prevede altresì l’anticipazione dei tempi previsti per la liquidazione dell’anzianità professionale edile maturata dal 1° aprile 2020. Su entrambi gli aspetti la CNCE dovrà emanare una comunicazione operativa con annessa la relativa modulistica.

L’accordo poi, in considerazione del prevedibile importante incremento delle ore di malattia nelle denunce inviate alle Casse e del maggior onere che ciò potrà per loro derivarne, consente alle Casse stesse di condizionarne il rimborso all’esito positivo dei riscontri effettuati sui codici e sui certificati inviati dalle imprese, anche grazie agli appositi strumenti di interfaccia con i sistemi INPS.

Demandato a SANEDIL l’acquisto di mascherine protettive

Infine le Parti demandano a SANEDIL, il Fondo Nazionale di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’edilizia, di provvedere urgentemente all’acquisto di un quantitativo di mascherine protettive idonee all’attività lavorativa, sufficiente a rifornire tutti i lavoratori edili; o in alternativa, nell’impossibilità di reperirne stante le attuali difficoltà di approvvigionamento, di attuare diverse misure solidaristiche a sostegno dei lavoratori e delle aziende del settore.

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