Incentivi assunzioni 2019Incentivi assunzioni 2019 – In attesa di una riduzione permanente e universale dei contributi previdenziali, che riguardi tutti i lavoratori, il Ddl. di bilancio 2019 prevede nuovi incentivi per l’assunzione di dipendenti.

È prevista l’introduzione, difatti, del c.d. bonus assunzione “giovani eccellenze”, che consentirà l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per chi assume laureati con 110 e lode e dottori di ricerca di giovane età.
Un’altra novità consiste nella riduzione dell’aliquota IRES al 15% per l’incremento dell’occupazione.
È stato prorogato, poi, sino al 2020, l’incentivo occupazione Mezzogiorno, per l’assunzione di giovani e disoccupati nelle Regioni del Sud Italia.

Sopravvivono, inoltre, alcune misure strutturali, cioè l’incentivo per l’assunzione di donne e over 50 disoccupati, gli incentivi legati al contratto di apprendistato, lo sgravio contributivo per l’assunzione di lavoratori in sostituzione di dipendenti in maternità e i bonus per le imprese che assumono lavoratori in NASpI (cioè che percepiscono l’indennità di disoccupazione) e in CIGS.

A queste misure potrebbe aggiungersi un nuovo incentivo, che deve essere confermato dal c.d. “pacchetto previdenza” (ossia l’insieme di interventi in materia di pensioni e assistenza collegato alla legge di bilancio 2019), a favore dei datori di lavoro che assumeranno percettori del reddito di cittadinanza.
Non dimentichiamo, inoltre, che per gli anni 2019-2020 l’art. 1-bis del DL 87/2018 (c.d. decreto dignità), introdotto in sede di conversione dalla L. 96/2018, ha previsto un esonero, pari al 50% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro per un periodo massimo di 36 mesi, per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani fino a 34 anni.
Sopravvivono formalmente, ma devono essere rifinanziati, i bonus per l’assunzione di precari con figli minori e disabili.

Agevolazione sgravio Bonus Sud 2019 – approfondimento

Incentivi assunzioni 2019 – Soffermiamoci ora brevemente sui nuovi incentivi all’assunzione previsti dalla manovra per il 2019.
Innanzitutto, si evidenzia che l’incentivo Occupazione giovani eccellenze è riservato ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato giovani laureati con il massimo dei voti o dottori di ricerca.
L’incentivo consiste in un esonero dal versamento della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata.

Nel dettaglio, l’esonero è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato che riguardano: lavoratori in possesso della laurea magistrale, ottenuta, entro la durata legale del corso di studi, dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, con una votazione pari a 110 e lode, prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute (sono escluse le università telematiche); lavoratori in possesso di un dottorato di ricerca, ottenuto dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute (sono escluse, anche in questo caso, le università telematiche).

Nel Ddl. di bilancio è anche prevista la riduzione dell’aliquota IRES al 15% per l’incremento dell’occupazione. Nel dettaglio, relativamente alla quota di utili accantonati a riserve, reinvestiti per l’incremento dell’occupazione (per assumere nuovo personale dipendente con contratto a tempo determinato o indeterminato), dal 2019 si prevede una tassazione ridotta di nove punti percentuali del reddito complessivo netto dichiarato dalle società e dagli enti.
Perché la società abbia diritto all’agevolazione, il personale dipendente deve prestare servizio, per la maggior parte del periodo d’imposta, presso strutture produttive localizzate nel territorio dello Stato.
Inoltre, per fruire dello sgravio, deve essere verificato il requisito dell’incremento del numero complessivo medio dei lavoratori dipendenti, con riferimento all’organico al 30 settembre 2018.

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