Figli a carico il limite di reddito sale a 4.000 euro per gli under 24 anni

Figli a carico – il limite di reddito sale a 4.000 euro per gli under 24 anni Nella Legge di Bilancio 2018 è stato elevato a 4.000 euro il limite di reddito per lo status di figli a carico per il diritto alle detrazioni fiscali in busta paga e nel 730, ma solo per i figli di età non superiore a 24 anni ed a partire dal 1 gennaio 2019. Per i figli non under 24 e per tutti gli altri familiari il limite di reddito per status di familiare a carico resta di 2.840,51 euro. Vediamo come cambia normativa e requisiti secondo l’art. 12 del TUIR.

Il Governo nella Legge di Bilancio 2018 ha approvato l’ampliamento dei requisiti per lo status di figli a carico: reddito fino a 4.000 euro per gli under 24 anni. Per tutti gli altri figli e per i familiari a carico il limite di reddito resta di 2.840,51 euro per anno d’imposta (anno solare).

L’innalzamento del limite di reddito per gli under 24 anni è stato introdotto da un comma della Legge di Bilancio, più precisamente un’integrazione al comma 2 dell’art. 12 del TUIR che disciplina il diritto alle detrazioni per carichi di famiglia.

Nello specifico, l’ampliamento dei limiti di reddito non riguarda tutti i familiari del contribuente, ma solo i figli di età non superiore a 24 anni ed il relativo diritto alla detrazione per figli a carico, ivi compreso l’agevolazione fiscale per famiglie numerose con almeno 4 figli. La disposizione normativa entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019 e non dal 2018, come da più parti richiesto.

Con questa misura, il Governo estende il diritto alle detrazioni per figli a carico in favore dei lavoratori contribuenti anche in presenza di un reddito del figlio:

di età non superiore a 24 anni;
e che non supera i 4.000 euro di reddito annuo.
Si tratta di un ampliamento del limite reddituale che è di 2.840,51 euro.

Fino al 31 dicembre 2018, infatti, visto che la nuova normativa sullo status di figlio a carico entra in vigore il 1 gennaio 2019, il TUIR, all’art. 12 comma 2, consente di fruire delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia in presenza di un reddito dei figli (ma anche degli altri familiari a carico) non superiore a 2.840,51 euro lordi dal punto di vista fiscale (non lordo dal punto di vista previdenziale).

L’aumento della soglia di reddito entro la quale è possibile beneficiare delle detrazioni per figli a carico, che passa da 2.840,51 euro a 4.000 euro, è sicuramente una buona notizia per i lavoratori contribuenti alle prese con la percezione dello stipendio calcolato anche sulla base delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente e sulla base delle detrazioni per familiari a carico, ma resta limitata l’applicazione solo in favore di coloro che hanno figli a carico di età non superiore a 24 anni.

Per i figli di età superiore a 24 anni, la detrazione è sempre spettante fino ad un reddito complessivo di 2.840,51 euro.

L’ampliamento dello status di figlio a carico per under 24 anni è valido anche per la detrazione per famiglie numerose, ossia le famiglie con almeno 4 figli a carico. Anche in questo caso, come vedremo, nel caso di figli di età non superiore a 24 anni, il nuovo limite di reddito passerà dal 2019 a 4.000 euro in luogo dei 2.840,51 euro previsti dalla normativa fino al 31 dicembre 2018.

  • SOMMARIO
    1. Come cambia lo status di figlio a carico
    2. La nuova normativa sullo status di familiare a carico
    3. Come funziona la detrazione per figli a carico
    4. La detrazione per famiglie numerose con almeno 4 figli

Come cambia lo status di figlio a carico
La novità è che il comma 144-bis della Legge di Stabilità stabilisce che “All’articolo 12, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, relativo alle detrazioni per carichi di famiglia, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per i figli di età non superiore a ventiquattro anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000 euro». E il comma 144-ter ne rimanda l’applicazione al 2019: “La disposizione di cui al comma 144-bis acquista efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2019”.

La detrazione per figli a carico nel 2018 non cambia, ma in realtà non cambia neanche dal 1 gennaio 2019.

La differenza sta nel fatto che un figlio è considerato a carico (status di familiare a carico per il diritto alle detrazioni fiscali):

nel 2018 se percepisce un reddito complessivo “non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili”;
dal 2019 se percepisce un reddito complessivo non superiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se di età non superiore a 24 anni. In caso contrario, ossia di figlio di età superiore a 24 anni, il limite di reddito per il diritto alle detrazioni fiscali resta 2.840,51 euro.

La nuova normativa sullo status di familiare a carico
La Legge di Bilancio 2018 cambia quindi la disposizione normativa relativa allo status di familiare a carico, introducendo un status di figlio a carico under 24 anni.

Il nuovo comma 2 dell’art. 12 del TUIR è il seguente:

“2. Le detrazioni di cui ai commi 1 e 1-bis spettano a condizione che le persone alle quali si riferiscono possiedano un reddito complessivo, computando anche le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica, non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Per i figli di età non superiore a ventiquattro anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000 euro”.

Quest’ultima parte è una normativa che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019.

Come funziona la detrazione per figli a carico
Si tratta di una detrazione molto importante inserita per lo più nel calcolo dell’imposizione fiscale nelle buste paga degli italiani.

Come abbiamo visto, dalla Legge di Bilancio 2018 viene inserito un periodo ulteriore al comma 2 dell’art. 12 del TUIR.

Le detrazioni per carichi di famiglia e nello specifico la detrazione per figli a carico, disciplinate dal comma 1 dell’art. 12 del TUIR, restano le stesse. Cambia infatti solo il limite di reddito per applicarle.

La detrazione per figli a carico, generalmente richiesta dai lavoratori attraverso la presentazione del modulo detrazioni fiscali, ai sensi del comma 1, lettera c) dell’art. 12 del TUIR è la seguente:

“Art. 12 – Detrazioni per carichi di famiglia:
Dall’imposta lorda si detraggono per carichi di famiglia i seguenti importi:c) 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati. La detrazione è aumentata a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni.

Le predette detrazioni sono aumentate di un importo pari a 400 euro per ogni figlio portatore di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Per i contribuenti con piu’ di tre figli a carico la detrazione e’ aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.

La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro.

In presenza di piu’ figli, l’importo di 95.000 euro è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. La detrazione è ripartita nella misura del 50 per cento tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi, spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato.

In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.

Nel caso di affidamento congiunto o condiviso la detrazione e’ ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del 50 per cento tra i genitori. Ove il genitore affidatario ovvero, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari non possa usufruire in tutto o in parte della detrazione, per limiti di reddito, la detrazione e’ assegnata per intero al secondo genitore. Quest’ultimo, salvo diverso accordo tra le parti, e’ tenuto a riversare all’altro genitore affidatario un importo pari all’intera detrazione ovvero, in caso di affidamento congiunto, pari al 50 per cento della detrazione stessa.

In caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione compete a quest’ultimo per l’intero importo. Se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non e’ coniugato o, se coniugato, si e’ successivamente legalmente ed effettivamente separato, ovvero se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non e’ coniugato o, se coniugato, si e’ successivamente legalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio si applicano, se più convenienti, le detrazioni previste alla lettera a);

La detrazione per famiglie numerose con almeno 4 figli
Come abbiamo visto, la nuova normativa sullo status di figlio a carico con età non superiore a 24 anni, che consente il diritto alle detrazioni per figli a carico con un reddito fino a 4.000 euro, anziché 2.840,51 euro per anno d’imposta, si applica anche alla detrazione per famiglie numerose disciplinata dal comma 1-bis dell’art. 12 del TUIR, che ora riportiamo:

“1-bis. In presenza di almeno quattro figli a carico, ai genitori e’ riconosciuta un’ulteriore detrazione di importo pari a 1.200 euro. La detrazione e’ ripartita nella misura del 50 per cento tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta ai genitori in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Nel caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione compete a quest’ultimo per l’intero importo”.

Pertanto anche le famiglie con almeno 4 figli a carico, possono godere dell’agevolazione fiscale per i figli under 24 anni, purché non superino un reddito complessivo di 4.000 euro dal 1 gennaio 2019.

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