Disoccupazione Inps 2018 cos’è come funziona tipi requisiti ordinari

Disoccupazione Inps 2018 a chi spetta l’indennità ordinaria Naspi? Chi ha diritto a presentare il modulo domanda online, calcolo durata requisiti importo

La Disoccupazione Inps 2018, fa parte della normativa sugli Ammortizzatori sociali ed è una prestazione a sostegno del reddito che viene concessa a quei lavoratori che a causa di un licenziamento perdono il proprio reddito e la propria posizione economica.

Dal 2012, anno di entrata in vigore della riforma sugli ammortizzatori sociali, la disoccupazione INPS è stata sostituita da ASPI e mini ASPI, la cui durata varia a seconda dell’età del lavoratore e dal periodo transitorio o in regime del nuovo ammortizzatore.

Importante:

Per presentare la domanda di disoccupazione all’Inps, il lavoratore deve presentare istanza di iscrizione al Centro per l’impiego rilasciando la DID, ossia, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

A partire dal 1° maggio 2015, per i lavoratori che perdono involontariamente il lavoro, è prevista la nuova disoccupazione NASPI, la dis. coll per i collaboratori e l’ASDI assegno di 6 mesi che spetta una volta finita lindennità Naspi e l’assegno di ricollocamento.

Dal 2018, l’ASDI , sarà sostituita dal nuovo reddito di inclusione 2018.

 

Disoccupazione Inps 2018 cos’è e quando spetta?

Che cos’è la disoccupazione Inps? La Disoccupazione Inps è una prestazione a sostegno del redditoconcessa dallo Stato e pagata per mezzo dell’Inps a quei lavoratori che vengono a trovarsi senza lavoro, quindi senza retribuzione, per le seguenti ragioni:

  • Licenziamento.
  • Sospensione per mancanza di lavoro.
  • Scadenza del contratto.
  • Disoccupazione licenziamento giusta causa, determinate da: molestie sessuali, mancato pagamento dello stipendio, modifica peggiorativa delle mansioni lavorative, mobbing, variazione importante delle condizioni di lavoro a seguito della cessione dell’azienda ad altre persone, fisiche o giuridiche, spostamento del lavoratore da una sede all’altra, senza comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, comportamento ingiurioso del superiore gerarchico.
  • Trasferimento del dipendente ad altra sede distante più di 50 Km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici.

L’indennità di disoccupazione erogata al lavoratore che perde il lavoro viene finanziata attraverso un apposito contributo versato dal datore di lavoro, ASpI, il quale provvede a versarlo all’Inps. Tale quota di contributi, versati per i lavoratori regolarmente iscritti all’INPS serve proprio per assicurarsi contro la perdita del lavoro e la disoccupazione, causata dall’estinzione di un rapporto di lavoro per cause non attribuibili alla volontà del lavoratore stesso.

Quando spetta la disoccupazione Inps? L’indennità spetta a tutti i lavoratori subordinati senza distinzione di qualifica, compresi i lavoratori a domicilio e gli stranieri extracomunitari e viene riconosciuta quando: si perde l’attività principale da cui si ricava il reddito maggiore o un’attività stagionale.

Disoccupazione Inps 2018: quali tipi?

 Quali tipi di disoccupazione Inps sono richiedibli nel 2018?Lo Stato, fino ad oggi ha previsto diverse forme di indennità di disoccupazione, distinte in base al settore di lavoro e ai requisiti richiesti.

Con la riforma degli Ammortizzatori sociali del Ministro Fornero e del Governo Monti, le varie forma di sostegno al reddito per chi perde il lavoro, sono state sostituite da ASpI e mini ASpI fino al maggio 2015, dopodiché con la nuova riforma del Lavoro Renzi, cd. Jobs Act, l’ASPi, è stata sostituita dalla nuova NASPI 2016 e da altre forme di indennità.

Vediamo quindi com’è cambiata la disoccupazione ordinaria INPS nel tempo:

Indennità di disoccupazione Ordinaria dal 2013 al 2015:

Tutti i lavoratori che dal 2013 perdono o hanno perso il lavoro perché licenziati per uno dei motivi sopra elencati non rientrano più nella Disoccupazione INPS con specifica indennità ma nell’ASpI e mini ASpI che pertanto sostituiscono:

  • Disoccupazione Inps ordinaria requisiti normali;
  • Disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti;
  • Disoccupazione speciale per l’edilizia;
  • Disoccupazione speciale per operai agricoli.

Tipi di disoccupazione Inps richiedibli nel 2018:

  • la NASPI disoccupazione 2018
  • il reddito di inclusione sostituisce l’assegno di disoccupazione ASDI;
  • la Dis-coll 2018 diventa strutturale;
  • l’assegno di ricollocazione 2018: dal Governo Gentiloni in arrico con la nuova Legge di Bilancio 2018, un pacchetto di misure per allargare gli aiuti attivi ai disoccupati. L’assegno di ricollocazione, già entrato in vigore in via sperimentale, permette ai disoccupati che hanno finito la Naspi e che dopo 4 mesi non hanno ancora trovato una occupazione. Dal 2018, i voucher disoccupati spetteranno anche ai lavoratori in cassa integrazione.

 

Disoccupazione Inps requisiti 2018:

 Disoccupazione Inps requisiti 2018: con l’entrata in vigore della nuova NASPI 2018, l’assegno di disoccupazione ordinaria, cambia forma e sostanza, infatti, l’ASPI e mini ASPI sono sostituite dalla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego:

Per la Naspi 2018, i lavoratori beneficiari ed esclusidall’indennità: hanno diritto alla nuova NASPI tutti i lavoratori che a partire dal 1° maggio dell’anno scorso, perdono involontariamente il lavoro, ivi compresi i lavoratori dimessisi per giusta causa o licenziati per motivi disciplinari.

Non hanno diritto alla disoccupazione invece i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, operai del settore agricolo in quanto l’indennità già coperti dalla disoccupazione agricola.

Il lavoratore disoccupato per avere diritto all’assegno di disoccupazione ordinario 2017, deve possedere i seguenti requisiti NASpI 2018 INPS:

  • Stato di disoccupazione con la relativa istanza di iscrizione al Centro per l’impiego, sottoscrizione della DID dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e del patto di servizio personalizzato.
  • Far valere almeno 13 settimane di contrbuti versati negli ultimi 4 anni e almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti alla cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla contribuzione.

Naspi durata: questa varia a seconda dei contributi versati dal lavoratore al momento della domanda NASPI, per cui l’indennità può coprire al massimo 24 mesi se si sono versati 4 anni di contributi, durata divenuta strutturale con l’approvazione di uno dei decreti attuativi Jobs Act approvati dal CdM del 4 settembre 2015.

Pertanto, la NASPI viene pagata dall’INPS spetta per la metà delle settimane coperte da contribuzione nei 4 anni precedenti fino alla data del licenziamento.

Naspi calcolo importo e durata: quanto spetta di retribuzione mensile? Il calcolo della NASPI va fatto dividendo il totale dei contributi versati dal lavoratore negli ultimi 4 anni per il numero di settimane di contribuzione, il risultato va poi moltiplicato per il numero 4,33. Pertanto, l’indennità di disoccupazione spettante con la NASPI è pari al 75% per chi ha una retribuzione media mensile di 1195 euro mentre va aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo per chi guadagnava di più, in ogni caso l’importo naspi non può superare le 1.300 euro al mese da rivalutare annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.

Per presentare la domanda NASPI: i lavoratori licenziati involontariamente, possono presentare la domanda di disoccupazione online chiamando il Numero verde INPS disoccupazione NASPI, oppure, rivolgersi ad un Patronato, oppure, direttamente per via telematica se si dispone del PIN INPS dispositivo.

 

Disoccupazione INPS: che cos’è la dichiarazione di immediata disponibilità?

La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro è una dichiarazione rilasciata al Centro per l’Impiego, all’ANAPL o all’INPS, fondamentale per presentare la domanda di indennità di disoccupazione Inps NASpI.

 

Chi ha la partita IVA ha diritto alla disoccupazione?

Si ha diritto all’indennità di disoccupazione anche nel caso in cui si svolga un’attività in proprio di qualsiasi natura, purché tale attività sia stata avviata prima della fine del rapporto di lavoro dipendente.

In caso contrario, l’interessato ha diritto all’indennità solo se l’attività non riveste carattere di continuità e professionalità.

 

Disoccupazione Inps e ANF:

I lavoratori disoccupati, oltre a ricevere l’indennità possono possono richiedere il pagamento di altre forme di sostegno al reddito come l’assegno per il nucleo familiare. Per questo tipo di richiesta, il lavoratore deve allegare alla domanda anche la domanda di assegno per il nucleo familiare (modulo ANF/prest) e lo stato di famiglia o un’autocertificazione sostitutiva. ANF 2018 Inps.

Per tutte le informazioni su come richiedere la disoccupazione ti rimandiamo alla nostra guida aggiornata.

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