Operativamente, il datore di lavoro, anche per il tramite di intermediari autorizzati ex L. 12/79 (consulenti del lavoro, commercialisti, ecc.) dovrà compilare l’apposito modello LAV_US e inviarlo on line utilizzando il portale “ClicLavoro”.
In particolare, si potrà scegliere tra le opzioni “Lavoro usurante D.M. 1999”, “Lavoro usurante notturno”, “Lavoro usurante a catena”, “Lavoro usurante autisti”.
In ogni caso, si ricorda che in caso di svolgimento di lavorazioni “a catena” la comunicazione va comunque effettuata entro 30 giorni dall’inizio delle stesse.

Inoltre, è importante ricordare che il mancato adempimento dell’obbligo di comunicazione comporta per il datore di lavoro l’applicazione di una sanzione amministrativa avente un importo variabile da 500 a 1.500 euro.

Con riferimento alle modalità di compilazione del predetto modello LAV_US, si ricorda che nell’inserimento dei dati va prestata particolare attenzione, oltre che ai riferimenti dell’azienda (matricola aziendale INPS o quella dell’Ente previdenziale cui l’impresa risulta iscritta, il codice cliente attribuito dall’INAIL, il numero di iscrizione alla Camera di Commercio o all’Albo delle imprese artigiane, il codice del settore di attività), anche a quanto richiesto nella Sezione “Elenco delle unità produttive in cui si svolgono le attività”.

In corrispondenza di ogni unità produttiva inserita dall’utente, occorrerà indicare i dettagli anagrafici dei singoli lavoratori impegnati nelle attività usuranti. In particolare, oltre al nome e cognome e al codice fiscale, per ogni singolo lavoratore è necessario indicare il periodo in cui si è svolta la lavorazione in oggetto.

Dettagli anagrafici dei singoli lavoratori per ogni unità produttiva

Va infatti ricordato che l’adempimento in questione è correlato alla possibilità per alcune categorie di lavoratori, impegnati in lavori definiti usuranti, di accedere, a domanda, al trattamento pensionistico anticipato rispetto alla generalità dei lavoratori.

Si tratta, in sintesi, dei lavoratori che prestano le attività particolarmente usuranti indicate dal DM 19 maggio 1999, tra le quali i lavori eseguiti in galleria, cava o miniera, prestati dai palombari, svolti ad alte temperature, ecc.
In seconda battuta, sono poi ricompresi i lavoratori adibiti a lavoro notturno così come definito in termini generali dall’art. 1 del DLgs. 66/2003, ossia un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le ore cinque del mattino.

Inoltre, l’adempimento richiede l’indicazione dei lavoratori addetti alle lavorazioni “a catena” specificate all’art. 1, comma 1 lett. c) del DLgs. 67/2011, tra le quali si ricordano la costruzione di autoveicoli ed elettrodomestici, il confezionamento di abbigliamento e calzature, la lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti, la produzione di articoli finiti.

Infine, la comunicazione può riguardare lavoratori alla guida di veicoli impiegati per il servizio pubblico di trasporto collettivo di capienza complessiva non inferiore a nove posti, così come previsto all’art. 1, comma 1 lett. d) del DLgs. 67/2011.

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