Bonus bebè 2019 ci sarà

Bonus bebè 2019 ci sarà

Pacchetto famiglia: proroga per il bonus bebè

Il bonus bebè ci sarà anche nel 2019, con una maggiore dotazione finanziaria. Lo fa sapere il ministro Lorenzo Fontana che attraverso una nota illustra gli emendamenti alla manovra depositati in commissione Bilancio alla Camera.

Per la copertura finanziaria della misura sono previsti 444 milioni di euro, al posto dei circa 400 previsti per il 2018 dal precedente governo. Il bonus bebè avrà, inoltre, una nuova formulazione: per ogni figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, è previsto un incremento del 20% sugli importi erogati.

Così, per il primo figlio resterà la cifra di 960 euro all’anno (80 euro al mese), per il secondo figlio la somma aumenterà del 20% (dunque a circa 1150) e incrementerà del 20% per il terzo figli e così via.

Attualmente la misura prevede l’erogazione di un assegno pari a 960 euro l’anno (80 euro al mese per 12 mesi), per i neo-genitori con Isee inferiore ai 25 mila euro e di 1.920 euro (160 euro al mese per 12 mesi), per i nuclei con ISEE inferiore a 7mila euro.

“Si tratta del primo passo di un percorso che nel corso dei prossimi anni mi auguro ci porterà ad avere una politica di rilancio demografico completa ed efficace, anche con un codice specifico a favore della famiglia e dell’incremento della natalità” commenta Fontana.

La norma, introdotta con la Manovra per il 2015, inizialmente prevedeva un bonus per i primi 3 anni di vita dei bebè, nati tra il primo gennaio 2015 e il 31 gennaio 2017. Successivamente, la Legge di Bilancio 2018 ha rinnovato la misura soltanto per i nati del 2018 e per il primo anno di vita o di ingresso in famiglia del bambino.

Senza lo stanziamento di nuove risorse per il 2019, dunque, non sarebbe possibile erogare il bonus ai nati nel corso del prossimo anno.
Altra novità contenuta nel pacchetto famiglia annunciato dal ministro riguarda la flessibilità per i congedi parentali “40 milioni di euro per il congedo di 4 giorni per i padri.

Fontana ha spiegato che l’emendamento introduce anche la possibilità per le mamme di scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità facoltativa (retribuita al 60%) oppure di sei mesi di maternità facoltativa (retribuita al 30%) ed, inoltre, salirebbe a 16 anni (rispetto agli attuali 12) l’età dei figli entro la quale usufruire dei congedi parentali.

Previsto anche il raddoppio (da 400 a 800 euro) delle detrazioni fiscali per i figli con disabilità.

Potenziato, infine, il fondo politiche per la famiglia “300 milioni di euro per il 2019-2021 (e di 100 milioni per ogni anno successivo)”, indirizzato alla promozione del welfare aziendale.

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“Con il nuovo fondo e le nuove misure di incentivo alla natalità abbiamo voluto perfezionare il meccanismo precedente e rendere le misure più efficaci, considerato che i dati emersi dall’impiego del precedente bonus bebè hanno evidenziato un allarmante calo demografico di 22mila neonati dal 2015 al 2017 e una contrazione del 16% nel periodo 2008-2016 sui figli di ordine successivo al primo. Era quindi fondamentale operare una riflessione, quindi potenziare e ristrutturare la misura, che il precedente governo aveva peraltro previsto in scadenza. Ho inoltre inserito il nuovo incentivo in un più ampio ‘pacchetto’ di misure, organico e strutturato, per ampliare benefici e risposte alle famiglie” conclude il ministro Fontana.

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